G1) ANALISI CHIMICA – CARBONATAZIONE

NORMATIVA DI RIFERIMENTO:

-Determinazione della profondità della carbonatazione e del profilo di penetrazione degli ioni cloruro nel calcestruzzo – UNI 9944:1992 Corrosione e protezione dell’armatura del calcestruzzo.

-Determinazione della profondità di carbonatazione e del profilo di penetrazione degli ioni cloruro nel calcestruzzo, UNI EN 14630:2007 Prodotti e sistemi per la protezione e la riparazione delle strutture di calcestruzzo – Metodi di prova –

-Determinazione della profondità di carbonatazione di un calcestruzzo indurito con opportuni metodi di cui alla UNI 11747:2019 Prove sul calcestruzzo indurito. Determinazione della profondità di penetrazione degli ioni cloruro

Reagenti

Soluzione di fenolftaleina all’1% in alcole etilico.

Procedimento

Le carote o i frammenti di calcestruzzo vengono tagliati a secco o spaccati secondo piani normali alla superficie esposta all’aria; la superficie rotta è liberata da polveri e spruzzata mediante nebulizzatore con la soluzione di fenolftaleina.

La determinazione della profondità di carbonatazione deve essere effettuata di solito immediatamente dopo il prelevamento; se per ragioni particolari (per esempio prova di trazione indiretta) non si può evitare un’attesa, i campioni devono essere conservati in recipienti a tenuta di aria.

Esito della prova

La fenoiftaleina vira al rosso al contatto con materiale il cui pH sia maggiore di circa 9,2 e rimane incolore per valori di pH minori.

Se appare solo una debole colorazione è opportuno ripetere il trattamento con la soluzione di fenolftaleina.

La profondità di carbonatazione d, deve essere specificata con precisione di 1 mm

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G2) ANALISI CHIMICA – PROFILO DI PENETRAZIONE IONE CLORURO

NORMATIVA DI RIFERIMENTO:

Determinazione della profondità della carbonatazione e del profilo di penetrazione degli ioni cloruro nel calcestruzzo – UNI 9944:1992 Corrosione e protezione dell’armatura del calcestruzzo.

Determinazione della profondità di carbonatazione e del profilo di penetrazione degli ioni cloruro nel calcestruzzo, UNI EN 14630:2007 Prodotti e sistemi per la protezione e la riparazione delle strutture di calcestruzzo – Metodi di prova –.

Determinazione della profondità di carbonatazione di un calcestruzzo indurito con opportuni metodi di cui alla UNI 11747:2019 Prove sul calcestruzzo indurito. Determinazione della profondità di penetrazione degli ioni cloruro.

 

PRINCIPIO

Provini prodotti in laboratorio

Un provino di calcestruzzo è posto a contatto con una soluzione di cloruro di sodio (soluzione di contatto). Dopo un periodo prefissato di tempo il provino è sottoposto a frattura longitudinale (splitting). La profondità di penetrazione di ioni cloruro liberi è determinata attraverso una procedura basata sull’utilizzo di un indicatore colorimetrico.

Provini prelevati in opera

La procedura di frattura longitudinale delle carote (splitting) e di successivo rilievo colorimetrico è eseguita dopo un opportuno periodo di condizionamento in ambiente a U.R. e temperatura controllati.

MATERIALI E ATTREZZATURE

Materiali (Reagenti)

Devono essere utilizzati solo reagenti puri per analisi.

Soluzione di contatto di ioni cloruro

Soluzione di riferimento

La soluzione di riferimento è costituita da una soluzione al 3% di cloruro di sodio; deve essere preparata sciogliendo 30 g di cloruro di sodio puro per analisi in 970 g di acqua distillata o demineralizzata (avente conduttività elettrica <0,5 mS m! a 20 °C). La soluzione deve essere conservata in un contenitore pulito.

 

 

Soluzioni di ioni cloruro diverse da quella di riferimento

Nel caso in cui la concentrazione della soluzione di contatto sia diversa da quella indicata precedentemente, ovvero sia preparata con un cloruro diverso dal cloruro di sodio, la composizione qualitativa e quantitativa deve essere registrata e riportata nel rapporto di prova.

  • Nitrato di Argento soluzione titolata 0, imol/l (equivalente a 16,99 g/l).
  • Idrossido di Calcio in soluzione satura.
  • Sistemi polimerici a tenuta di diffusione di ioni Cloruro (per esempio pitture epossidiche o sistemi equivalenti).

Attrezzature

  • Bilancia con un’incertezza di misura non maggiore di ±0,05 g.
  • Calibro con un’incertezza di misura non maggiore di ±0,5 mm.
  • Contenitore con coperchio in materiale non permeabile e non corrodibile per l’alloggiamento del provino sottoposto alla prova di penetrazione degli ioni cloruro.
  • Attrezzatura idonea a nebulizzare la soluzione di Nitrato di Argento.

CONFEZIONE E PRELIEVO DEI PROVINI

I provini di calcestruzzo da sottoporre alla prova possono essere confezionati in laboratorio (UNI EN 12390-2) o prelevati da calcestruzzi in opera (UNI EN 12504-1)

Confezione in laboratorio

La forma dei provini prodotti in laboratorio può essere prismatica o cilindrica. La dimensione nominale dei provini deve essere almeno tre volte la dimensione massima nominale degli aggregati (Dmax) e comunque non minore di 100 mm.

Devono essere prodotti almeno due provini; la stagionatura deve avvenire in acqua alla temperatura di (20±2)°C in conformità con EN 12390-2; la durata della stagionatura deve essere di 28 d (durata di riferimento).

NOTA: Nel caso In cui si utilizzino calcestruzzi con sviluppo delle resistenze lento o molto lento (punto 7.2 UNI EN 206:2016), la durata della stagionatura può essere aumentata a 60 d.

Prelievo in opera

Il prelievo dei provini in opera deve avvenire secondo UNI EN 12504-1; il diametro delle carote non deve essere minore di 50 mm.

Il trasporto dei provini deve avvenire secondo UNI EN 12390-2.

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